F.A.Q.:

Generale

Quali problemi superficiali può creare il fosforo (P) e quali sono le percentuali che deve raggiungere per destare preoccupazione?

Il silicio (Si) e il fosforo (P) sono elementi comunemente aggiunti all’acciaio per ottenere particolari caratteristiche meccaniche. Questi elementi però modificano il comportamento dell’acciaio quando sottoposto al processo di zincatura a caldo aumentando la sua reattività: si ottengono mediamente rivestimenti più spessi del normale, con aumento della vita del manufatto, ma con conseguente fragilità dello strato protettivo.
Altri elementi che danno gli stessi effetti sono ad esempio zolfo (S), manganese (Mn), cromo (Cr), nichel (Ni), niobio (Nb), titanio (Ti), vanadio (V); le basse percentuali di questi elementi negli acciai comuni comunque non creano molti problemi.
Per silicio e fosforo invece sono stati condotti studi che hanno portato alla classificazione degli acciai in base alla loro reattività. (Il contenuto di Si e P è espresso in percentuale %)

Classe 1 (Si < 0.03; P < 0.025; Si + 2.5 P < 0.09)
Gli acciai di questo tipo mostrano una struttura dello strato protettivo con tutte le normali fasi indicate nella sezione Processo di questo sito. Lo spessore quindi si attesta sui valori indicati nella sezione Processo e la finitura superficiale è liscia e brillante.
Per contenuti di silicio e fosforo inferiori a 0.01% (Si < 0.01; P < 0.01) la velocità di reazione è molto bassa e questo può portate ad un rivestimento di spessore inferiore a quello indicato dalle norme (zona rossa nel grafico).

Classe 2 (0.03 < Si < 0.04; P < 0.025)
La maggiore reattività dell’acciaio porta ad una maggiore penetrazione dello zinco: si crea un rivestimento più spesso (20-30 micron in più) con una colorazione che può tendere a grigio opaco. Possono svilupparsi in superficie piccole irregolarità.

Classe 3 (0.15 < Si < 0.20; P < 0.02; Si + 2.5 P < 0.25)
Si ottengono elevati spessori di zinco quasi completamente in fase "zeta" (120-220 micron): questo aumenta la durata della protezione anticorrosiva, ma l’elevata fragilità del rivestimento ne impedisce la piegatura senza il distacco dello strato di zinco. La superficie può risultare da brillante a grigio scuro.

Intervallo di Sandelin
L’alta velocità di reazione genera rivestimenti di spessori molto elevati che però rischiano il distacco per la cattiva coesione dello strato di zinco: un semplice colpo preso durante la manipolazione del pezzo zincato può portare allo scoperto zone ampie (qualche cm2)di acciaio per cui la protezione catodica dello zinco circostante non è sufficiente ad impedire l’ossidazione del ferro!
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Esistono problemi nell’accoppiamento tra acciaio zincato e acciaio tipo CORTEN ?

Possiamo presupporre che mettendo a contatto tali tipologie di acciai si possano verificare fenomeni deleteri per la durata e la resistenza alla corrosione del manufatto zincato.
Infatti, considerando l’alto contenuto di rame dell’acciaio Corten e la grande superficie catodica esposta agli agenti atmosferici che esso costituisce, si potrebbero generare alte correnti di corrosione, soprattutto nel caso in cui il manufatto zincato da accoppiare sia di superficie ridotta (ad es. bulloneria, staffe, basi di parapetti, ecc.), che porterebbero ad un rapido consumo del rivestimento di zinco, vanificandone l’utilità.
La soluzione migliore in questo caso, a nostro avviso, è quella di interporre tra i due acciai un mezzo atto a isolare elettricamente i materiali (per es. manicotti plastici attorno ai bulloni, fogli plastici tra le zone di appoggio): in questo modo si interrompe il circuito elettrico responsabile della corrosione sfruttando al meglio le proprietà dell’acciaio Corten e degli accessori zincati.

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Se l’acciaio da zincare è di tipo inossidabile è conveniente eseguire questo trattamento?

Vi sono da fare considerazioni di ordine tecnico ed economico: innanzitutto vi sono problemi di adesione del rivestimento al metallo base (dovuto agli alliganti di questo tipo di acciai) tali da rendere impraticabile la zincatura di manufatti in acciaio inox. Inoltre bisogna considerare che questo tipo di acciai si trova in uno "stato passivo" che gli conferisce intrinsicamente resistenza alla corrosione: è chiaro quindi che sarebbe del tutto superflua la protezione tramite zincatura a caldo.

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Impianto idrico sanitario di edificio per abitazione civile. Rete con tubi in acciaio zincato e rame. Dopo cinque anni, punti di ossidazione con formazione di fori. Motivo: coppia Acciao zincato-Rame Pila Galvanica. Possibile che questo generi la corrosione così veloce?

La connessione elettrica tra metalli con potenziale elettrochimico diverso (es. zinco e rame) genera corrosione galvanica (il cosiddetto "effetto pila") in presenza di un elettrolita che trasporti le cariche: in questo caso l’acqua.

Un altro tipo di corrosione che di frequente si incontra in questo genere di installazioni è un fenomeno detto "stress corrosion": l’uso di tubi di rame di scarsa qualità non ricotti accelera il processo di corrosione nelle zone con tensioni di lavorazione residue. In ogni caso, se la corrosione fosse dovuta al collegamento con tubi zincati avverrebbe vicino alla giunzione dei due; se ci fosse la necessità di collegare acciaio zincato con altri metalli (rame, alluminio, ottone) è consigliabile separare elettricamente le parti con fogli o boccole di materiale isolante (plastica, ceramica) facendo attenzione che eventuali rivetti, chiodi o viti metalliche non creino continuità elettrica.
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Occorrono metodi di saldatura oppure elettrodi particolari per saldare acciaio corten con altro tipo di acciaio?

Se si salda un acciaio di tipo Corten (ad alto contenuto di rame) con un acciaio zincato si avrà una rapida corrosione localizzata vicino al giunto di saldatura. Tale comportamento si manifesta con intensità diversa anche con altri tipi di acciaio (ad es. inox) per cui sarebbe sempre meglio non unire (specie mezzo saldatura) tipologie diverse di materiale. Sulla saldabilità o sulla tecnica/materiale per poterlo fare non possiamo purtroppo esserle d’aiuto: le consigliamo di rivolgersi ai produttori di prodotti per saldatura, che oltretutto hanno in catalogo dei materiali d’apporto appositamente studiati per la saldatura di materiali zincati.

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La zincatura è adatta a proteggere un pezzo che viene in contatto con una soluzione alcalina?

La zincatura a caldo può essere sottoposta ad ambienti solo blandamente alcalini (cioé pH non superiori a 8 - 9) in quanto, essendo lo zinco un metallo anfotero, a pH superiori si avrebbe la dissoluzione del rivestimento ad opera della base. (Si provi ad esempio ad immergere un pezzo di zinco in acqua ed aggiungere progressivamente soda caustica...)
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